dati.camera.it è uno dei progetti più belli sui dati pubblici italiani. C’è la storia del nostro paese:

Si tratta di un catalogo completo di dati e documenti digitali dalla I Legislatura del Regno di Sardegna alla XVIII della Repubblica, che alimentano il Portale storico della Camera dei deputati.

Solo a leggere questo, “cade la mascella”.

Nella pagina sui dati si legge il dettaglio di quanto è presente:

  • BPR – Bibliografia del Parlamento italiano e degli studi elettorali
  • Dati dei servizi di documentazione
  • L’anagrafica delle persone
  • I deputati, i mandati ed i gruppi parlamentari
  • Gli organi parlamentari e l’Assemblea
  • Gli incarichi e gli uffici parlamentari
  • I presidenti della Camera ed i presidenti della Repubblica
  • I progetti di legge, l’iter legislativo e le leggi
  • Le votazioni ed i voti
  • Le sedute, i dibattiti ed i bollettini delle giunte e delle commissioni
  • I documenti parlamentari
  • Interrogazioni, interpellanze e mozioni
  • Le legislature, i sistemi elettorali e le elezioni
  • I governi, gli organi governativi, gli incarichi ed i presidenti del consiglio
  • Le relazioni con altri dataset online e gli allineamenti semantici

Alcuni mesi fa però, mentre preparavo un po’ di materiale per un Wikidata workshop – fatto a Messina con “Parliament Watch Italia” – per mostrare come integrare e migliorare i dati sui politici italiani presenti su Wikidata, mi resi conto che la licenza con cui venivano pubblicati i dati aperti della Camera non era ottimale per delle risorse così importanti e di questa tipologia.

Infatti era una CC BY 3.0, che non copre il cosiddetto diritto sui generis, che si applica alle banche dati nel contesto europeo (ha le sue radici nella direttiva 96/9/EC); l’ideale era passare alle CC BY 4.0 che invece lo fa (ed è la licenza consigliata nelle linee guida patrimonio informativo pubblico):

Laddove i Diritti Concessi in Licenza dovessero includere il Diritto Sui Generis sulle Banche Dati che si applichi al Tuo utilizzo del Materiale Concesso in Licenza:

  • al fine di evitare dubbi, l’Art. 2(a)(1) Ti concede il diritto di estrarre, riutilizzare, riprodurre e Condividere tutti i contenuti della banca dati o una loro parte sostanziale;
  • se Tu estrai tutti i contenuti della banca dati o una loro parte sostanziale e li incorpori in una banca dati sulla quale Tu detieni il Diritto Sui Generis sulle Banche Dati, allora la banca dati sulla quale Tu detieni il Diritto Sui Generis sulle Banche Dati (ma non i suoi singoli contenuti) costituisce Materiale Elaborato; e
  • Tu devi adempiere le condizioni dell’Art. 3(a) se Tu Condividi tutti i contenuti della banca dati o una loro parte sostanziale.

Chiesi allora a Diego Valerio Camarda, che aveva lavorato sul progetto dei dati della Camera (con la sua azienda), di darmi un riferimento a cui rivolgermi per chiedere un cambio di licenza.
Diego – grazie mille – mi diede allora l’indirizzo email di Elena Candia e le scrissi subito.

È avvenuto diverse volte (abbiamo dialogato) con risposte pronte e sempre gentili e accurate.

In una delle risposte:

È stato deciso di passare alla versione CC-BY 4.0 a partire dalla prossima legislatura

Ebbene adesso i dati.camera.it sono pubblicati con licenza CC-BY 4.0.

Ringrazio la dott.ssa Candia (e il suo gruppo) per la grande disponibilità, ma anche per avermi fatto sentire bene: perché è un piacere interloquire con una dipendente della Pubblica Amministrazione che ti fa apprezzare la “macchina statale”.

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