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Abbiamo da sempre avuto un’idea ben precisa a riguardo dei dati della Pubblica Amministrazione. Non è un caso che onData è stata sempre ed è tutt’ora in prima linea nel promuovere e sostenere tutte quelle iniziative che mirano a aprire e rendere fruibili in modo strutturato gli Open Data del settore pubblico. Il riuso dei dati e i benefici in termini sociali ed economici che ne derivano necessitano infatti non solo di processi di produzione stabili e di qualità , ma anche di modalità adeguate di diffusione dei dati. Non dobbiamo infatti dimenticare che stiamo andando verso un utilizzo sempre più spinto di dati. Dati che potranno sprigionare tutte le loro potenzialità solo nel momento in cui potranno essere utilizzati anche ad esempio da sistemi automatici di intelligenza artificiale. Diventa quindi sempre più importante per i produttori di dati diffondere questi dati in modo stabile anche attraverso API.
L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) ha per quasi dieci anni reso disponibili i propri dati in formato Json anche attraverso API. Ne abbiamo raccontato la storia nel post “C’era una volta … apistat.istat.it”. Quello che è ancora poco noto è che Istat ha ancora un’altra modalità per l’accesso via API ai dati. Si basa su SDMX, un progetto internazionale per lo scambio di dati e metadati statistici tra organizzazioni nazionali e internazionali. Stiamo parlando della World Bank, del Fondo Monetario Internazionale, dell’OCSE, di Eurostat e che vede coinvolti tanti produttori di statistica ufficiale a livello nazionale. Tra cui Istat.
Come fanno queste organizzazioni internazionali, anche Istat fornisce quindi un accesso via API ai propri dati utilizzando proprio lo standard SDMX. E poichĂ© al momento non è ancora disponibile una documentazione ufficiale per utilizzare queste API, onData ne ha scritto una “unofficial”. Ma abbiamo voluto fare di piĂą. Abbiamo organizzato un incontro pubblico per parlarne proprio con un esperto di SDMX, Fabio Spagnuolo di Istat che ha accettato l’invito e che ringraziamo per questo. Lo abbiamo organizzato a mezzogiorno. SarĂ il nostro “Mezzogiorno di Fuoco”.Â