Nel quadro del processo proposto dal Dipartimento della Funzione Pubblica (ministro Madia – Presidenza del Consiglio dei Ministri) alle organizzazioni della società civile per definire l’agenda italiana dell’Open Government Partnership, abbiamo creato un coordinamento tra alcuni dei partecipanti ai tavoli per condividere gli obiettivi e le priorità da sottoporre alle amministrazioni.

Per questa ragione noi di Openpolis, onData, Stati Generali Innovazione , Spaghetti Open Data, Cittadini Reattivi, Open Knowledge International – Italian chapter, il 9 giugno 2017 abbiamo inviato all’Open Government Forum l’email di sotto, sulla quale daremo notizia di eventuali aggiornamenti.

Testo email

Buon pomeriggio a tutta la squadra di OGP Italy,

facendo seguito alla email inviata il pomeriggio del 3 giugno, vorremmo proporre una nuova azione da integrare all’Action Plan come addendum da parte di alcuni attori della società civile.

In questo modo potremmo completare il quadro degli attori indicati nella pagina di descrizione dell’Addendum nel sito open.gov.it (http://open.gov.it/consultazione-addendum/), “L’Addendum è diviso in due parti: una dedicata alle Pubbliche Amministrazioni; una dedicata alle Istituzioni della Repubblica.”, inserendo anche la società civile, in coerenza con i principi stessi del Forum a cui stiamo partecipando.

Dopo un anno dagli inizi dei lavori del Forum OGP, riteniamo necessario integrare il Piano con un’azione che aiuti e complementi le diverse azioni riguardo gli Open Data.

Come già anticipato, l’azione ha l’obiettivo di facilitare il recupero di dati utili a far crescere progetti civici, ottimizzando e razionalizzando le richieste attraverso l’attivazione di un unico canale di interazione società civile-PA che immaginiamo debba essere gestito necessariamente dalla Funzione Pubblica. Tale azione è volta a far incontrare l’offerta con la domanda reale di dati utili alla società e a monitorarne il rilascio.

A tal proposito, ci sono alcune domande aperte:

  1. È possibile aggiungere una nuova azione all’Action Plan da parte della società civile, allo stesso modo delle azioni inserite nell’addendum proposto dalle istituzioni pubbliche?
  2. Dopo aver avanzato una prima proposta strutturata iniziale, è possibile porre quest’azione in consultazione, così come per le altre inserite nell’addendum?
  3. Ci sono delle ulteriori linee guida da utilizzare per la stesura di un’azione rispetto a quelle già citate durante le fasi iniziali del Forum OGP di giugno 2016?
  4. 15 giorni dopo aver ricevuto la conferma della possibilità di integrazione dell’Action Plan: è una scadenza valida per l’invio della proposta di azione?

Una volta chiariti questi dubbi iniziali, condivideremo la proposta di azione strutturata a cui stiamo lavorando. Vi anticipiamo alcuni elementi:

  • esiste una domanda aggregata di dati all’interno di progetti civici ben specifici, come Ricostruzione Trasparente (http://ricostruzionetrasparente.it) per esempio o il filone di inchieste e il lavoro di monitoraggio sui siti contaminati e l’amianto curati dall’associazione Cittadini Reattivi, riconosciuto anche dal Ministero dell’Ambiente stesso (http://www.minambiente.it/comunicati/galletti-fondamentale-ruolo-informazione-su-temi-ambientali). Entrambi questi progetti hanno bisogno di tempi certi di risposta, un processo pubblico facilmente rendicontabile e un canale sempre aperto per le richieste. Un canale che rimanga sempre aperto, al di là delle consultazioni relative ai dati che le istituzioni possono organizzare e dell’aggiornamento annuale dell’agenda nazionale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico. L’agenda è uno strumento in mano alle istituzioni pubbliche: questo canale aiuterebbe a migliorare e a potenziare la relazione tra domanda e offerta dei dati, fungendo da fattore abilitante per l’agenda ed elemento di semplificazione nella gestione della domanda di dati;
  • essere guidati dalla domanda è un aspetto fondamentale anche considerando il mondo delle aziende, molto attento e critico alle tempistiche spesso sconosciute nascoste nella relazione con le istituzioni pubbliche. Disporre di un canale con tempistiche certe di risposta e un flusso pubblico per capire a che punto è arrivata la richiesta, stimolerebbe un maggior coinvolgimento anche di questi attori, migliorando l’intero ecosistema;
  • uno degli obiettivi specifici dell’azione sfrutterà una domanda ben precisa di dati per testare il canale creato, in modo tale da poterlo migliorare e da essere facilmente rendicontabile, senza aspettare la conclusione del terzo Action Plan.

URL utili per approfondire

Di onData

Un pensiero su “Open Government Partnership: andare oltre l’agenda”

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