Primo anno di attività, primo bilancio delle cose fatte: Ondata è nata come associazione di promozione sociale per diffondere i valori della trasparenza e della cultura dei dati attraverso le competenze digitali e il giornalismo investigativo, nel giugno del 2015. Un anno dopo ecco le prime azioni che abbiamo posto in essere
Sbilanciamoci
Nel corso del 2015 onData ha collaborato alla stesura della Controfinanziaria di Sbilanciamoci, campagna alla quale l’associazione ha anche il sito online, grazie a un lavoro di team (per onData, Andrea Borruso, Andrea Nelson Mauro e Gianluca De Martino, mentre per Sbilanciamoci, Duccio Zola, Sara Nunzi e Matteo Micalella). Alla campagna Sbilanciamoci! partecipano 47 organizzazioni, tra cui associazioni ambientaliste e per i diritti civili, sindacati, movimenti studenteschi, fondazioni culturali. Tra queste c’è onData, che ha contributo alla stesura della parte del capitolo Altraeconomia dedicato a trasparenza e open data (vai al sito internet). Nello stesso capitolo si prevede uno stanziamento di un milione di euro per gli open data per l’economia solidale, un milione di euro per l’istituzione di un fondo per il commercio equo e solidale; 10 milioni per la riconversione ecologica delle imprese; altri 10 milioni per il piano strategico nazionale per la piccola distribuzione organizzata.
Costruire un Albo Pretorio Popolare
L’associazione OnData al termine del 2015, ha tenuto delle attività di formazione e divulgazione sul valore degli Albi Pretori e sul come renderli più alla portata di tutti. Si tratta di un’iniziativa che nasce dal progetto denominato “Albo POP” – POP sta per “popolare” – nato per portare nel quotidiano di ciascuno tutte le informazioni che normalmente transitano dagli Albi Pretori comunali, una vera miniera per la conoscenza del proprio territorio. Un momento molto importante è stata una lezione frontale, tenuta presso “La bottega dei sapori e dei saperi della legalità” di Palermo – bene confiscato alle mafie gestito da Libera Sicilia – dopo il quale si sono sviluppati diversi momenti di didattica e confronto online. In questo percorso le persone hanno imparato sia a conoscere gli albi pretori, sia a sviluppare procedure di scraping di dati da pagine web e lo loro pubblicazione strutturata e automatica online tramite feed RSS. (vai al sito internet di AlboPOP)
Open Data Campania
onData, in collaborazione con l’associazione MappiNa, ha lanciato il progetto Open Data Campania, presentato al pubblico e alla stampa nel corso dell’Open Data Day 2016 tenutosi al Pan di Napoli, alla presenza di rappresentanti istituzionali del Comune di Napoli e della Regione Campania. L’evento è stato costituito da una prima fase di tavola rotonda sul tema dei dati aperti e dall’interoperabilità degli stessi, in modo tale da produrre app e altri servizi per la cittadinanza. All’iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Napoli e della Regione Campania, hanno preso parte anche le classi partecipanti ad A Scuola di Open Coesione, iniziativa di monitoraggio civico, di data journalism e storytelling promossa in collaborazione con il Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca. L’evento ha posto le basi per il lancio del “non portale” della Campania collegato al sito www.opendatacampania.it, che conterrà i dataset presenti su svariati siti regionali nei formati più differenti.
Ripresi Bene
onData ha promosso la realizzazione di video sui beni confiscati alle Mafie. Elena Iannone, videomaker, ha realizzato un breve prototipo per documentare i singoli beni confiscati e la loro nuova vita. Raccontare le storie e le difficoltà che caratterizzano l’iter di assegnazione dei beni significa, secondo onData, dar visibilità al percorso che coinvolge le istituzioni, le amministrazioni e il terzo settore. OnData ha deciso di promuovere la realizzazione di una serie di video per raccontare la realtà e le singole storie che da stringhe di dati diventano volti, luoghi, e relazioni.
Confiscated Goods
L’associazione onData ha sostenuto il lavoro di un team internazionale di data journalist, che a dicembre 2015 ha pubblicato l’inchiesta Confiscated Goods (vai al sito internet del progetto), proiezione europea di Confiscati Bene, progetto per la trasparenza sui beni confiscati attraverso il monitoraggio civico, gli open data e il giornalismo investigativo. Confiscated Goods ha coinvolto giornalisti di cinque Paesi, è stato pubblicato su diverse testate italiane e straniere anche in inglese, spagnolo, tedesco e francese. Il progetto giornalistico, cofinanziato dalla Fondazione JournalismFund, punta alla costruzione di un database europeo sui beni confiscati, che consenta una mappatura di immobili e aziende sottratti alla criminalità.
Mentoring Hackathon “The big Hack” – Roma
Il 10 e l’11 ottobre 2015 a Roma più di 150 sviluppatori si sono radunati al “The big hack”, il più grande hackathon italiano sul tema dell’Internet of things. Ondata ha prestato tre dei suoi soci, Gianluca De Martino, Alessio Cimarelli e Elena Iannone che, in qualità di Mentors, hanno supervisionato il lavoro dei gruppi di hackers per aiutarli a sviluppare e condividere idee innovative, per migliorare e incrementare i servizi a disposizione dei cittadini grazie agli Open Data. “The Big Hack”, è il più grande hackaton italiano (vai al sito internet dell’iniziativa), organizzato da Asset Camera e Codemotion con la partecipazione di AgiD, Regione Lazio, Eni, Agenzia per la Mobilità di Roma Capitale e Trenitalia.I partecipanti sono stati chiamati a ideare soluzioni in grado di migliorare e facilitare il rapporto tra cittadini e PA, sfruttando gli OpenData presenti sul portale nazionale dati.gov.it. e creare nuovi servizi e applicazioni su trasparenza, territorio, cultura e turismo e made in Italy.