In concomitanza della pubblicazione di questo report – in cui segnalavamo che la gran parte dei dati della sezione Utilizza i Dati del Portale del Servizio Geologico avessero una licenza non adeguata – abbiamo anche scritto un’email in cui abbiamo chiesto e proposto di scegliere per questi dati una licenza che ne consentisse il riuso, in linea  con il Codice Amministrazione Digitale (CAD) e le norme sul riutilizzo di documenti nel settore pubblico.

Il Team del Portale del Servizio Geologico d’Italia, che ringraziamo, ci ha risposto con la nota che trovate in fondo.

Purtroppo, al momento nella sostanza non cambia nulla, perché in questa si legge:

i servizi di accesso ai dati sono resi disponibili sulla base delle licenze associate, come specificato nei relativi metadati e sono, per ora, in genere, di tipo CC BY SA, salvo ove diversamente specificato.

La cosa è confermata anche nelle note legali, dove è presente sempre il “Salvo ove diversamente indicato“.

E ad oggi (2 marzo 2019), su circa 130 risorse su 160 è diversamente specificata un licenza non adeguata.

“facendo seguito alla sua comunicazione del 27 febbraio e ringraziandola per le indicazioni, anche riguardo a quanto previsto dal CAD di cui, naturalmente, siamo a conoscenza come P.A., cogliamo l’occasione per precisare quanto segue.

La nuova versione del Portale del Servizio Geologico d’Italia (pubblicato 10 mesi fa e attualmente in fase di implementazione evolutiva), è stata presentata lo scorso 18 febbraio al CNR ai professionisti che operano sul territorio, come strumento di accesso ad una parte cospicua del patrimonio informativo del Servizio Geologico d’Italia dell’ISPRA, con l’obiettivo di far conoscere meglio le potenzialità di utilizzo, avviare un confronto costruttivo con i professionisti del settore per rispondere in modo più efficace alle esigenze di coloro che utilizzano questo tipo di dati. Tenga conto che, sin dalla prima pubblicazione del Portale del Servizio Geologico (circa 10 anni fa), si è manifestata la difficoltà di gran parte dell’utenza ‘esterna’ di accedere alla consultazione dei dati, per incapacità di utilizzo dello strumento ed è stato da tempo predisposto un indirizzo email dedicato portalesgi@isprambiente.it per rispondere a tutte le richieste.

Il Presidente dell’ISPRA, nel suo discorso al CNR, ha ribadito di essere consapevole che molte banche dati non sono omogenee relativamente ai contenuti, alle coperture territoriali e ai servizi di consultazione e che sia necessario ed urgente, per svilupparne maggiormente la fruibilità, uno sforzo verso una più completa armonizzazione dei dati attraverso l’adeguamento agli standard nazionali ed europei.

L’ISPRA è dunque impegnata a provvedere agli aggiornamenti necessari richiesti dalle norme vigenti.

In riferimento alla questione relativa alla licenza d’uso di tipo CC BY NC SA 3.0 presente nel footer del Portale, si fa presente che trattasi di una scelta istituzionale consapevole ed è da intendersi a ciò che viene pubblicato sul sito, in particolare pittogrammi e banner; per sua informazione, a livello di Ente stiamo definendo una Data Policy sui dati territoriali e ambientali e ci stiamo organizzando per consentire un accesso completo alle informazioni e la possibilità di scaricare alcuni dati, con una licenza d’uso che ne definisca gli eventuali limiti di riutilizzo.

Invece, i servizi di accesso ai dati sono resi disponibili sulla base delle licenze associate, come specificato nei relativi metadati e sono, per ora, in genere, di tipo CC BY SA, salvo ove diversamente specificato.

In particolare, inoltre, provvederemo all’aggiornamento della licenza d’uso dei dati ISTAT e di tutte le altre modifiche, se di nostra pertinenza.

Come è noto, le tecnologie spesso necessitano di continui aggiornamenti. Attualmente ci troviamo nella fase di migrazione verso una nuova architettura; questo passaggio è coinciso oltreché con l’organizzazione dell’evento (che deve aver suscitato anche il suo interesse) con una criticità conseguente alla versione aggiornata degli schemi ISO del catalogo di metadati, inconveniente che attualmente risulta diffuso anche a livello europeo. Da parte nostra stiamo lavorando affinché anche questa problematica possa essere risolta in breve tempo, al fine di poter aggiornare il tipo di licenza in coerenza con le decisioni dell’Ente.

Teniamo a precisare che la complessità e la mole dei dati gestiti a livello nazionale, accessibili attraverso il Portale, sta procedendo per stati di avanzamento successivi che, di volta in volta, richiedono adeguamenti a release interne che devono poi trovare piena conformità con quanto rilasciato all’esterno.

Sarà nostra cura rendere note le specifiche sui dati e gli aggiornamenti, appena saranno disponibili, sul nostro Portale.

Cordiali saluti.”

Di onData

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