“Da oggi, sulla pagina del sito internet del Comune di Napoli dedicata agli ‘open data’ è stata creata una sezione dedicata ai trasporti che contiene tutte le informazioni sull’offerta
dei servizi, sia bus che metropolitana, effettuati dall’ANM”.

Inizia così il comunicato stampa che mi arriva via mail dallo staff dell’Assessorato alla Mobilità del Comune di Napoli in formato odt e il sul mio viso appare un sorriso.
E’ il risultato di una piccola prova di intelligenza istituzionale, intendendo per istituzioni non nell’accezione politica e giuridica, ma come il risultato di una virtuosa relazione sociale attraverso cui amministratori, organizzazioni, cittadini elaborano visioni condivise di beni comuni, come di problemi e soluzioni.

La storia è questa. Nel settembre 2015, su un noto social network l’Assessore alla Mobilità del Comune di Napoli, Mario Calabrese, pubblica sul suo profilo personale la notizia che Moovit (l’app molto diffusa che informa sul trasporto locale) e Comune di Napoli, in particolare l’Agenzia Napoletana Mobilità ANM, hanno siglato un accordo per fornire agli utenti della app le informazioni in tempo reale sul trasporto pubblico.
Io non conosco di persona l’Assessore, ma siamo “amici” sul social, e così – nonostante non ami commentare sulle pagine dei politici locali – mi scappa la domanda: “Bene Assessore, ma se forniamo i dati a Moovit, perchè non li pubblichiamo in open data sul portale del Comune di Napoli?”. Dietro questa domanda, qualcuno commenta a favore e forse, o almeno me lo auguro, l’assessore non pensa che io sia un troll.

Qualche mese dopo credo di aver fatto lo stesso tipo di considerazione, sempre sulla pagina personale dell’assessore, sui confini delle zone a parcheggio per i residenti, che sono state variate, ma di cui non si trova traccia nel sito del Comune di Napoli.
Silenzio. Due giorni dopo vengo convocata in Assessorato.

Trovo Assessore e Staff preparati sugli open data e disposti ad avviare un processo di apertura. Perchè di processo si tratta: coinvolge le strutture dell’amministrazione, innesca innovazione nelle pratiche e nelle culture, promuove la condivisione della conoscenza, non solo valorizzando quella dei funzionari amministrativi, ma ne riformula la produzione attraverso il contributo dei cittadini.
Così, consapevoli che si è solo all’inizio, insieme si decide di iniziare ad aprire i dati disponibili e si organizza una riunione con i funzionari dell’Agenzia Napoletana Mobilità.

Oggi, questi dati sono on line sul portale Open Data del Comune di Napoli e il comunicato stampa riporta le parole dell’Assessore Calabrese “rendiamo già disponibili questi dati per alcuni applicativi molto diffusi, come Google transit e Moovit, che consentono agli utenti di consultare le informazioni sui servizi di trasporto in città. Con la pubblicazione in formato aperto vogliamo consentire a tutti quelli che operano nel settore di potersi cimentare nello sviluppo di app per l’infomobilità da mettere a disposizione degli utenti del trasporto collettivo”. Inoltre l’Assessore ha inviato analoga richiesta di pubblicazione dei dati ad altri due enti: l’EAV (Ente Autonomo Volturno della Regione Campania) che gestisce le linee della Circumvesuviana, Cumana e Circumflegrea, e a Trenitalia, che gestisce la linea 2 della metropolitana di Napoli.

Aprire i dati pubblici, non è una semplice operazione di trasparenza amministrativa, ma un processo volto alla costruzione di territori dell’innovazione. In questo processo se da un lato, ognuno interviene con i propri ruoli, le proprie conoscenze e competenze, dall’altro la responsabilità della costruzione di questi territori è diffusa: in chi apre i dati, in chi li utilizza e riutilizza e in chi contribuisce ad implementarli restituendoli a tutti. Una responsabilità diffusa che concorre  a quella visione di condivisa di beni comuni (al plurale, e in questo caso digitali) attraverso cui oggi ci cimentiamo collettivamente a restituire alle istituzioni il loro essere esiti di una pratica sociale condivisa.

Questi i temi che affronteremo nell’Intarnarional Open Data Day Campania, che si terrà a Napoli il 5 marzo 2016. L’evento è promosso dalle associazioni onData, Mappina – Mappa Alternativa delle Città e dal gruppo Open Data Campania e  organizzato con il supporto del gruppo Open Data Sicilia, del progetto A Scuola di Open Coesione e in collaborazione con Regione Campania, Comune di Napoli e Università degli Studi di Napoli Federico II.

Qui il programma.

Siamo solo all’inizio, avanti tutta!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *